mercoledì 17 aprile 2013

Finalmente ho un pò di tempo per sedermi al pc,e ne

 approfitto per condividere con voi un episodio della mia 


giornata di ieri che mi ha toccata particolarmente. 


Sono uscita con il mio Samuele nel podeagi sulla schiena e

sono andata al mercato del paese, come accade molto

spesso, molti mi guardavano incuriositi, chi mi indicava 


sorridendo, chi esclamava “guarda quel bambino!?”… :)

poi, all’improvviso, un vigile urbano mi ferma e quasi mi 


rimprovera dicendo “Signora, così no però!! E se suo figlio 


dovesse avere bisogno di qualcosa lei come fa??” e io 


sorridendo chiedo “ma di cosa dovrebbe avere bisogno che 


non riuscirei a dargli?” lui se ne va continuando a dire “NO, 


così Signora no!”… vabbè…

poi un’altra signora, credendo che io fossi straniera visto 

come portavo il bambino mi indica e dice a suo marito a 


voce altra “a vidisti a cinisa cà truscia?” (traduzione: l’hai 


vista la cinese con il fagotto?) allora mi metto a ridere 


chiedendomi cosa avesse portato la signora a credermi una 


cinese! 


E poi… magia… mi fermano due ragazzi di colore con una 


bancarella di cinture e uno di loro mi dice “che bello, 


guardarti mi ha fatto pensare alla mia Africa” e l’altro “qui 


non avevo mai visto mamme col bambino sulla schiena, lo 


sai che gli fa bene alle gambe stare così e imparano a 


camminare prima?” e io… mi sono commossa leggendo nei 


loro occhi la nostalgia di quegli uomini, per bisogno lontani da 


casa. E sono stata felice di avergli regalato, anche se solo 


nell’immaginazione, un piccolo ritorno a casa…

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